giovedì 13 febbraio 2014

L'Iniziazione - Piacere Proibito - Evie Hunter, secondo me.

Buongiorno a tutti, innanzitutto mi scuso per l'assenza, ma come ho detto altre volte, purtroppo l'università, in particolare in questo periodo di esami, ruba tantissimo tempo, lasciandone poco al resto.
Oggi vorrei parlarvi di due libri, scritti dalla stessa autrice, Evie Hunter, usciti veramente da poco in Italia; anche se non sono parte di una sequenza di libri, l'autrice segue sempre la stessa scia e, in qualche riga del secondo libro, nomina i personaggi del primo. Io ho finalmente finito di leggere entrambi, e devo dire che ho fatto veramente fatica.
Partiamo però dal principio... Sia "L'iniziazione", sia "Piacere proibito" sono libri dal tratto "erotico", o, se vogliamo, più semplicemente, d'amore. Mi piace leggere, quando sono troppo stanca, o troppo svogliata, libri di questo genere, perchè spesso con molta semplicità di scrittura, mi trascinano in un mondo dove tutte le sfortune poi portano, sempre ed inevitabilmente, all'amore finale, passando per momenti di folli sentimenti e di ardenti desideri. Detto questo, i due libri della Hunter non mi sono piaciuti quasi per niente. Nati sotto la scia di "Cinquanta sfumature", come moltissimi altri ultimamente, alla ricerca della stessa fortuna del caso editoriale che ha venduto milioni di copie.
Caratteristica della maggior parte di questi libri, cosidetti "erotici", è la scrittura abbastanza semplice, non troppo articolata, e spesso, ahimè, un piano descrittivo quasi inesistente. E' proprio il caso, appunto, di "L'iniziazione" e "Piacere proibito", semplici, troppo semplici, nei quali l'autrice rivela un potere descrittivo veramente esiguo, soprattutto nel secondo, che, dei due, è quello che mi è piaciuto meno. Questi, più di altri libri erotici che ho letto, di erotico hanno veramente poco, qualche scena che, addirittura, nel secondo, ho anche saltato con molta facilità, senza nemmeno sentire il trasporto che invece dovrebbe essere il maggior sentimento che spinge a leggere libri di questo genere.
Le storie, ripeto, più la seconda che la prima, sembrano quasi buttate lì senza una vera e propria trama definita, come se le azioni dei vari personaggi non fossero già state definite ma andassero avanti senza un filo di connessione, con qualche colpo di scena, poi, quasi mai veramente sorprendete.
Non sconsiglierò mai a nessuno di leggere un certo libro, perchè penso che qualsiasi esso sia, bello o brutto, scritto bene o meno, sia sempre un "di più" nel bagaglio culturale personale, ma spero che se avrete voglia di leggere questi libri della Hunter almeno siate preparati grazie alla mia piccola recensione. :)
Fatemi sapere se li avete letti, se concordate col mio punto di vista o, perchè no, se invece vi sono piaciuti. Ogni confronto è sempre ben accetto!
Un saluto e un bacio a tutti, a presto! :)


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