sabato 24 agosto 2013

1984 - Orwell, secondo me.

A poche ore dal mio primo post introduttivo, vorrei cominciare col "recensire", o forse farei meglio a dire che vorrei cominciare col "dire la mia" (ecco si, così è più giusto) su uno dei libri, a mio avviso, più belli esistenti.
1984 - George Orwell : un signor libro, la storia è famosissima e quanto mai attualissima, pur essendo stato scritto nel 1948 e pubblicato nel 1949.
Uno di quei libri che , ammetto che forse non da subito, ti rapiscono per portarti in un luogo così diverso, eppure così simile, a quello che si ha attorno. Certo, noi non viviamo in Oceania, Eurasia o Estasia e non siamo ancora giunti alla fine, secondo la quale bisogna vivere secondo usi e costumi ben definiti, secondo leggi dettate da un "Grande Fratello", così onnisciente, eppure così sfuggente, perchè nessuno l'ha mai visto, ma siamo comunque vittime inconsapevoli, troppo spesso, di una propaganda che riempe le menti.
Il protagonista di 1984 è Winston Smith, nome non scelto a caso, infatti Winston deriva da Winston Churchill e il cognome, Smith, è stato scelto per rendere subito l'anonimato dettato dal fatto che moltissimi anglosassoni, all'epoca, portavano questo stesso cognome.
Inutile dire che tutto è proibito secondo le regole del Socing inglese, ma non apparentemente... Divertirsi, stringere rapporti interpersonali, amare se non secondo il fine di riprodursi, persino pensare, VIVERE, tutto è controllato, tutto è limitato e severamente vietato, "l'ignoranza è forza" perchè solo l'ignoranza rende semplice il governo.
Julia è la compagna di Winston da un certo punto in poi, ma anche quelli che sembrano amici, come O'Brien, si rivelano presto spie e l'amore dei due amanti finisce per essere scoperto. Da questo punto del libro in poi comincia la tortura, il dolore fisico e mentale che O'Brien impone a Winston per renderlo "dis-umano", eliminare ogni sentimento ed ogni emozione dal suo cuore, corpo e anima.
"Alzò lo sguardo verso quel volto enorme. Ci aveva messo quarant'anni per capire il sorriso che si celava dietro quei baffi neri. Che crudele, vana inettitudine! Quale volontario e ostinato esilio da quel petto amoroso! Due lacrime maleodoranti di gin gli sgocciolarono ai lati del naso. Ma tutto era a posto adesso, tutto era a posto, la lotta era finita. Era riuscito a trionfare su se stesso. Ora amava il Grande Fratello."
Queste sono le ultime righe, la fine del libro, che esprime tutta la genialità dell'autore, tutta la vana speranza di umanità, della ragione che svanisce insieme all'individualità di Winston.
Non altre parole, credo che in poche righe, si esprima da sè!
Spero la mia prima "opinione" vi sia piaciuta; che siate d'accordo o meno con me, fatemi sapere.
Vi ringrazio, un grande abbraccio, alla prossima :)

2 commenti:

  1. Ciao, piacere di conoscerti, grazie per essere passata da me, ti seguo anch'io, a presto ....

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  2. Ciao, ti ringrazio! :) Qualcuno ha avuto difficoltà nel trovare il simbolino per seguirmi, è accanto alla mia foto! Sotto il nome "Ale Astro" :)

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